La fabbrica delle parole
Tullio De Mauro
La
redazione di un dizionario è un osservatorio privilegiato per
analizzare in modo scientifico una lingua, evitando discorsi
approssimativi e poco fondati. Nella «fabbrica» del dizionario (se si
tratta di un dizionario modernamente organizzato, strutturato come una
banca dati della lingua italiana, coerente e scientifico come il
prestigioso Grande dizionario italiano dell'uso diretto appunto da
Tullio De Mauro per la UTET), tutti i dati sono a disposizione. Basta
estrarli intelligentemente e intelligentemente commentarli (ed è questo
che De Mauro fa) per vedere formarsi sotto i propri occhi una sorta di
fotografia dell'Italiano Contemporaneo, anzi un filmato di tutta la
storia della nostra lingua.
Perché solo partendo da un «filmato»,
ricomponendo cioè una dimensione storica, è possibile dire cose nuove ed
equilibrate su tanti temi spesso toccati in modo scandalistico: le
parole straniere? I neologismi più barbari? Sì, certo, ci sono e tutti, i
casi più felici ma anche i meno necessari, e vanno studiati, ma
ricordando sempre che sono una percentuale infinitesimale rispetto allo
«zoccolo duro» costituito da una lingua che ci arriva in linea diretta
da quella trecentesca di Dante. Ed è una percentuale che, di più, sta a
dimostrare la vitalità dell'italiano, perché ogni lingua è vitale
proprio in ragione del suo aprirsi al nuovo.
redazione di un dizionario è un osservatorio privilegiato per
analizzare in modo scientifico una lingua, evitando discorsi
approssimativi e poco fondati. Nella «fabbrica» del dizionario (se si
tratta di un dizionario modernamente organizzato, strutturato come una
banca dati della lingua italiana, coerente e scientifico come il
prestigioso Grande dizionario italiano dell'uso diretto appunto da
Tullio De Mauro per la UTET), tutti i dati sono a disposizione. Basta
estrarli intelligentemente e intelligentemente commentarli (ed è questo
che De Mauro fa) per vedere formarsi sotto i propri occhi una sorta di
fotografia dell'Italiano Contemporaneo, anzi un filmato di tutta la
storia della nostra lingua.
Perché solo partendo da un «filmato»,
ricomponendo cioè una dimensione storica, è possibile dire cose nuove ed
equilibrate su tanti temi spesso toccati in modo scandalistico: le
parole straniere? I neologismi più barbari? Sì, certo, ci sono e tutti, i
casi più felici ma anche i meno necessari, e vanno studiati, ma
ricordando sempre che sono una percentuale infinitesimale rispetto allo
«zoccolo duro» costituito da una lingua che ci arriva in linea diretta
da quella trecentesca di Dante. Ed è una percentuale che, di più, sta a
dimostrare la vitalità dell'italiano, perché ogni lingua è vitale
proprio in ragione del suo aprirsi al nuovo.
Categorías:
Año:
2008
Editorial:
UTET
Idioma:
italian
Páginas:
267
ISBN 10:
8802081018
ISBN 13:
9788802081014
Archivo:
PDF, 13.83 MB
IPFS:
,
italian, 2008